Gli Stagni di Focognano sono situati nel Comune di Campi Bisenzio, a una decina di chilometri dal centro storico di Firenze. In una pianura come quella fiorentina, che mostra oggi i segni delle recenti e pesanti trasformazioni dovute all'azione dell'uomo, queste zone umide costituiscono la testimonianza del preesistente paesaggio naturale. Si tratta di 5 bacini lacustri cui fanno corona numerose zone umide minori quali acquitrini, prati allagati e pozze.
Il complesso di questi ambienti crea una situazione di forte interesse paesaggistico e naturalistico, in particolare per la sosta di numerosi stormi di uccelli migratori, per la nidificazione di specie rare come il cavaliere d'Italia e per la presenza di specie di fauna minore ormai non più comuni, come la raganella, il tritone crestato e il tritone punteggiato.
L’area protetta si estende per circa 65 ettari, 34 dei quali, di proprietà del Comune, costituiscono l'area a protezione integrale. Il Comune di Campi Bisenzio si avvale del WWF Italia per la gestione.
Gli Stagni di Focognano sono protetti come:
A.N.P.I.L. (Area Naturale Protetta di Interesse Locale) del Sistema Regionale delle Aree Protette della Toscana;
Oasi del Sistema Nazionale del WWF Italia;
S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria).
Le zone umide della Piana fiorentina sono considerate dal mondo scientifico fra gli ambienti umidi italiani di maggior importanza per la sosta dell'avifauna migratoria. Infatti, benché la loro superficie complessiva appaia oggi molto modesta se confrontata con quella di pochi decenni addietro, esse rappresentano ancora un' area di notevole valenza ornitologica: numerosissimi sono gli stormi di uccelli migratori (anatre, trampolieri, limicoli ecc.) che vi sostano, in particolare nel periodo primaverile, e molte le specie che vi rimangono anche per la nidificazione.
Gli stagni di Focognano, ad oggi l' unica zona umida protetta nella piana, rappresentano uno dei siti di maggiore importanza per la presenza di oltre venti ettari di superficie complessiva allagata e per la loro posizione centrale rispetto alla pianura. Le possibilità di avvistare le specie cambiano continuamente e nessun giorno all'oasi è uguale a quello successivo. Ecco che possono essere osservati in pieno inverno enormi stormi di airone cenerino posati nell'acqua bassa o di beccaccini che dormono tranquillamente sugli isolotti mentre nei mesi del passo si avvistano grandi gruppi di alzavole, marzaiole, pavoncelle, pantane, pettegole, combattenti, avocette ecc. Molte sono inoltre le specie che restano per nidificare: fra queste tuffetti, folaghe, cannareccioni, cannaiole, usignoli di fiume, martin pescatore insieme anche a specie più rare come lo svasso maggiore e il cavaliere d' Italia, trampoliere ben noto per la sua bellezza ed eleganza.
Il centro visite è ubicato presso l'aula didattica. Qui si svolgono le lezioni con le scuole e piccoli convegni con proiezione di diapositive. Nelle vicinanze parte il sentiero che permette di raggiungere gli osservatori affacciati sui laghi. Lungo il percorso sono presenti strutture didattiche e illustrative come cartelli, tabelloni ecc., che mostrano le varie specie e le principali caratteristiche degli habitat presenti nell'area.